Le richieste di rilascio del documento di regolarità contributiva dovranno obbligatoriamente contenere l'indirizzo Pec

Stop al Durc cartaceo. Dal 2 settembre prossimo le Casse Edili e le sedi territoriali di Inps e Inail recapiteranno i Durc (documenti unici di regolarità contributiva) esclusivamente tramite Pec (Posta elettronica certificata) agli indirizzi indicati dai richiedenti.

Pertanto, dal 2 settembre le richieste di rilascio del Durc dovranno obbligatoriamente contenere l'indirizzo Pec al quale sarà recapitato il documento. L'obbligo riguarderà le richieste presentate non solo dalle stazioni appaltanti, dagli enti aggiudicatori o dalle Soa (Società organismi di attestazione) ma anche quelle che perverranno dalle imprese. Queste ultime potranno indicare il loro indirizzo Pec o quello del consulente, secondo quanto previsto all'art. 31 del Decreto Fare (decreto-legge n. 69/2013).

Sul Durc apposto un contrassegno elettronico

La Cnce precisa che l'eventuale necessità di una trasmissione del Durc ricevuto dall'impresa via PEC a soggetti non tenuti all'utilizzo di tale strumento, ad esempio i committenti privati o le amministrazioni di altri Paesi, è superata dalla possibilità di utilizzare la stampa del documento allegato alla mail certificata. “L'apposizione, infatti, sul Durc del cosiddetto 'glifo', cioè di un contrassegno generato elettronicamente, consente di assicurare la provenienza e la conformità all'originale del documento cartaceo secondo quanto previsto dal DL 30 dicembre 2010 n. 235”, spiega la Commissione paritetica per le Casse edili.

DURC solamente tramite PEC da settembre 2013